Nick Drake
Friday, January 13, 2006
  roman polanski ; il destino crudele

l'inevitabilità del destino, l'impossibilità di controllare la propria vita, l'universo concentrazionario. mi sono riproposto al c.s.a. Morion, qui a Venezia, come curatore della programmazione del cinema, attività che ho tenuto per 8 lunghi, divertenti, estenuanti, provvisori, alcoolici anni. e mi piacerebbe proporre una rassegna dedicata ad uno dei miei autori preferiti: Roman Polanski.
Vorrei proporre quattro titoli a cui sono molto legato. Quattro classici dell'autore franco/polacco del celebre "Rosemary's baby". Film che magari gli appassionati conoscono ma che sono meno noti ad un pubblico piu' ampio e giovane.
Questi sono: "Repulsion", "Cul-de-sac", "Che?" e "L'inquilino del terzo piano".
Ciò che accomuna questi film (non ho "Il coltello nell'acqua" il primo e fondamentale lungometraggio di Polanski) è che narrano di situazioni chiuse in ambienti circoscritti e su esistenze prive di possibilità di fuga. Nel primo una giovane e bella Catherine Denevue cade in preda ad un delirio allucinatorio che la porterà a rinchiudersi nella casa dove vive con la sorella,, che al contrario di lei ha trafficate storie amorose e pare consumata dall'esperienza, e ad uccidere. Rifiuto della vita e del disagio di corrompersi ai fatti dell'esistere. Girato a Londra in uno splendido bianco e nero è un vero tour de force per l'eccellente e bella Catherine Denevue quasi unica interprete del film.

"Cul-de-sac" è uno dei capisaldi della carriera di Polanski: dopo questo film cambierà in parte registro. In un maniero a Northcumberland, appartenuto allo scrittore di "Rob Roy" un'intellettuale, omino impotente (grande Donald Pleasence) vive con la moglie ninfomane, Francoise Dorleac, sorella della Denevue. Un giorno irrompe nella villa un gangster brutale, Lionel Stander, che spinge un'auto fori uso con dentro il socio morente. L'uomo metterà a soqquadro l'esistenza della coppia facendo uscire alla luce la follia repressa del loro rapporto tra di essi e la realtà esterna.

"Che?" appare come un film minore, ma è interessante vedere come Polanski adatta la fiaba di Alice nel paese delle meraviglie. Sempre in una villa (stavolta quella di Zeffirelli a Positano) una sprovveduta globetrotter americana si rifugia da uno stupro. Resterà nuda e sconvolta da un ambiente familiare bizzaro e mortifero, ricco di perversità e stravaganze, guidato dal vecchio Noblart, che morendo chiederà alla bella americana di rammentargli l'origine del mondo.

"L'inquilino del terzo piano" , tratto dal racconto "Le tenant" di Roland Topor, vede Polanski come magnifico protagonista di una storia sospesa tra la paura e il grottesco. Un meschino impiegato riesce ad occupare un appartamento dopo che la precedente affittuaria muore a seguito delle ferite causate da un tentato suicidio. Si parte col fatto che ogni minimo rumore che trelkowski produce è fonte di ira e disappunto da parte dei condomini e del vecchio padrone di casa; si prosegue con un bagno troppo in comune per finire da dove si era partiti....


incubi tra quattro mura, a volte stemperati da una vena ironica che enfatizza il clima assurdo nel quale tante (tutte le) esistenze vengono involontariamente immerse.
Buon film!!!!!
 
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